L’elisir d’amore al Theater Münster: una torta nuziale di incubo
Il matrimonio è stato descritto come l’istituzione più ponderosa di una civiltà, eppure spesso non è altro che una specie di prigione.
— Virginia Woolf
Il Theater Münster osa e conquista. Nell’allestimento firmato da Anna Weber, la celebre opera comica in due atti di Donizetti abbandona la campagna ottocentesca per tuffarsi negli anni ’80 in un contesto urbano e spietatamente contemporaneo.
Il palcoscenico, ideato da Sina Manthey, si divide in due visioni potenti: una lavanderia anonima e una torta nuziale gigantesca che presto si trasforma in un vero “horror-carosello”. Un matrimonio che dovrebbe essere il culmine della felicità diventa qui una grottesca farsa consumistica. Le maschere giganti – banconote, mutande, simboli della nostra ossessione moderna – sono il marchio di fabbrica della regista e funzionano perfettamente per svelare il lato oscuro del desiderio e del denaro.
Dulcamara, il ciarlatano, si trasforma in un moderno mago-marketer, i cui “spot pubblicitari” sono proiettati come se fossero videoclip anni ’80.
Garrie Davislim (Nemorino), Robyn Allegra Parton (Adina) e Johan Hyunbong Choi (Belcore) svolgono un lavoro straordinario.
Un grande spettacolo teatrale